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Le case infestate di Roma

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2012 00:08
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Città: ROCCA DI PAPA
Età: 48
Sesso: Maschile
08/05/2012 00:08

Chi, come noi, abita a Roma, ed ha la nostra stessa passione, avrà sicuramente ricercato dei luoghi infestati o "particolari" nella Capitale.

Ecco a voi una lista completa dei luoghi che si possono visitare... Se qualcuno ha delle informazioni in più o dei luoghi non citati può postarli

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VILLA DELLE SIRENE



La villa, edificata su ciò che restava di un ipogeo romano e di un "tempio della tempesta", ha il potere di esaudire i desideri ma solamente al contrario.
Bisogna mettersi di fronte all'edificio e desiderare il contrario di ciò che si vuole.
Questa particolarità della villa da il nome alla stessa; infatti le sirene erano solite ingannare i marinai mostrando loro degli approdi che in realtà non esistevano.
Se volete visitarla dovete andare sull'Appia Antica e fermarvi davanti al sepolcro degli Scipioni che si trova dopo Porta San Pancrazio.

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VILLA STUART



Sempre a Roma, questa volta su Via Trionfale n. 5952, possiamo trovare una clinica privata costruita in una villa Seicentesca. Nell’800 fu acquistata da Emmeline Stuart e dal suo convivente Lord Allen. Emmeline Stuart passava il tempo a fare sedute spiritiche. Le faceva tanto bene che gli spettri decisero di rimanere nella villa in modo non molto discreto, tanto che i due amanti ne impazzirono. Allen sparì nel nulla, ma la cosa (visto ciò che accadeva nella villa) non sembrò strana a nessuno, tutti pensavano che avesse deciso di abbandonare Emmeline per tornare ad una vita normale. Dopo diverso tempo si scoprì che era morto e che Emmeline, per non separarsi da lui, lo aveva seppellito in una parete della cantina, lasciando però un foro nella parete in modo da poter scendere nottetempo e accarezzare le dita dall’amato, che a suo dire ricambiava la premura… Venne abbattuta la parete ed il corpo di Allen venne rinvenuto in avanzato stato di decomposizione.

VILLA BESSARIONE



Questa villa, che si trova sull’Appia Antica, vicino alla chiesa di San Cesareo, sarebbe il posto ideale per incontrare i fantasmi. Attenzione però, si tratterebbe di fantasmi particolari, sono le anime dei nobili che erano soliti ritrovarsi qui in compagnia del Cardinal Bessarione.

Le loro apparizioni sono molto discrete: appaiono, sorridono in modo educato e poi spariscono al suono di campanellini. Si rimane di nobili origini anche da morti...

VILLA DEL GOVERNO VECCHIO



A partire dall’11 maggio 1861 un’abitazione di via del Governo Vecchio fu il palcoscenico di una serie di fenomeni incredibili. Piatti che volavano, materazzi che si alzavano dal letto e volavano per la stanza.
Il padrone di casa, ormai disperato, chiese aiuto ad un prete che tentò di porre fine a questi fenomeni, ma a quanto pare i “fantasmi” non gradirono la sua presenza ed il prete si trovò costretto a darsela a gambe.
Cosi come si erano presentati i fenomeni finirono senza una spiegazione valida.

VILLA MANZONI



Nel 1925, i nipoti del celebre scrittore si innamorarono di alcuni ruderi romani siti sulla via Cassia e incaricarono l’architetto Brasini di edificarvi una villa, anche se Brasini aveva fama di “architetto maledetto”.
Questo complesso è composto da tre diversi fabbricati per una superficie di tremila metri quadri (la villa principale, l’ex villino del giardiniere e le ex stalle) e una parco di 90 mila metri quadri.
Chi ha avuto il coraggio di entrare all’interno di Villa Manzoni parla di dipinti pazzeschi e di inquietanti altarini. Inoltre dalla villa e dal parco (ormai composto da una natura selvaggia e intricata) provengono urla e rumori di catene, poco adatti ad invitare a visite di piacere.
Acquistata negli anni ’90 da un’associazione americana è stata lasciata abbandonata perché, pare, durante i sopralluoghi sono avvenuti fenomeni che hanno scoraggiato tale associazione a farne la loro sede.
Attualmente il comune si è impegnato ad acquisirla e a renderla parco pubblico.

CASA A VIA VENETO - NETTUNO



A Nettuno, cittadina del litorale romano, giace nascosta tra i palazzi della zona moderna una vecchia casa colonica diroccata. Risalente probabilmente agli anni della bonifica delle Paludi piantine, si tratta dell’unico rudere di Nettuno. La casa sorge in una traversa di Via Veneto, circondata da palazzetti anni ’50-‘60 e seminascosta dietro un muraglione in tufo anch’esso semidiruto. Affacciandosi da un malandato ed arrugginito cancello, si può così notare una piccola casetta bianca con tetto sfondato, posta sullo sfondo d’una spianata su cui si intravedono delle profonde cavità. Sotto a quest’area della città infatti si trovano numerosi cunicoli e gallerie scavati in epoche imprecisate (forse delle cantine romane o medievali) e che servirono come rifugio durante i bombardamenti e gli scontri bellici della Seconda guerra mondiale, che investirono duramente Nettuno. Più di qualcuno provò ad abitare in questa casa, ma ogni volta, misteriosamente, dopo pochi mesi i nuovi inquilini l’abbandonavano. L’ultima volta furono compiuti anche dei lavori di recupero dello spiazzo, per metterlo in sicurezza a causa delle grotte sotterranee, ma presto la copertura in cemento crollò in più punti…: la casa fu quindi abbandonata del tutto, fino a quando divenne, quasi dieci anni fa, nella seconda metà degli anni ’90, un ricovero per un ragazzo straniero sbandato. Questi, tuttavia, morì presto in situazioni oscure: alcuni raccontano che una notte egli venne barbaramente assassinato nella stessa casa, altri dicono di ricordare, invece, che egli addirittura venne bruciato vivo da alcuni balordi e fanatici razzisti in una zona imprecisata di Nettuno, fatto che sarebbe del resto confermato dalla cronaca nera locale di allora. Il suo effetto visivo, d’altro canto, soprattutto di notte, lascia un senso di profonda inquietudine. Pare che il suo proprietario, vecchissimo, sia ancora in vita ma che egli non voglia per nessuna ragione tornare alla casetta: addirittura si racconta che quando raramente qualche costruttore si fece avanti per comprare il terreno con il rudere, egli non abbia voluto nemmeno acconsentire ad un appuntamento per far vedere la sua proprietà al possibile acquirente. E c’è da dire che da moltissimi anni non campeggia (o non ha mai campeggiato) un cartello di vendita. Forse, sosterrebbero i più fantasiosi, si nasconderebbero nelle viscere di quel terreno strane e maligne creature che non vorrebbero assolutamente che la casa ritornasse ad essere abitata, e che il proprietario lo sospetterebbe o ne sarebbe a conoscenza. Forse, invece, sostengono gli scettici, si sarebbe trattato semplicemente di una lunga serie di coincidenze sfortunate e tragiche.
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