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Il mistero delle scie chimiche

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2012 10:22
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Città: ROCCA DI PAPA
Età: 48
Sesso: Maschile
11/05/2012 10:22

Fin da quando eravamo piccoli abbiamo visto sempre nel cielo delle grandi scie bianche.
Spesso ci siamo chiesti cosa fossero, abbiamo interrogato chi avevamo vicino in quel momento, sentendoci ripetere sempre la stessa frase: “Sono le scie dell’aereo”.
Siamo cresciuti con questa idea, abbiamo tramandato la definizione da famiglia a famiglia.
Ogni volta che vediamo una scia nel cielo, quindi, assolutamente non ci preoccupiamo, ma cerchiamo di scorgere l’aereo appena passato; magari contenti per le persone che stanno viaggiando, magari desiderosi di stare lassù.
In tutto ciò, naturalmente, non c’è nulla di particolare; è un fenomeno completamente naturale: i gas caldi che fuoriescono dai motori degli aerei, venendo a contatto con l’aria fredda dell’atmosfera, innescano il processo di condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli cristalli di ghiaccio destinati all’evaporazione.
La dissoluzione delle scie varia dai 30 ai 50 secondi, in casi eccezionali arriva anche a qualche minuto, ma mai di più.
In base alla loro durata vengono suddivisi in tre categorie: quelle a breve vita, quelle persistenti, ma che non si diffondono e quelle persistenti e che si diffondono nell'aria.
Le prime appaiono molto corte e sembrano seguire a ridosso l'aereo che le produce e si disperdono nell'arco di pochi minuti o ancor meno. Ciò succede quando l'aereo attraversa un volume d'aria con poco vapore acqueo. Le seconde si formano invece, quando l'atmosfera attraversata dall'aereo è ricca in vapore acqueo, ma i venti non molto intensi e dunque ristagnano là dove si formano, magari allargandosi nel tempo. Le terze, infine, si originano per le stesse motivazioni delle seconde, ma si muovono a causa dei forti venti in quota e in tal caso, proprio perché evolvono in vere e proprie nubi possono avere un'influenza sul clima.
Essendo un fenomeno del tutto naturale, le scie di condensazione seguono determinate leggi fisiche, le quali si possono riassumere in tre principali condizioni fondamentali:
- quote superiori agli 8000 metri;
- umidità relativa non inferiore al 70%;
- temperatura inferiore ai -40 °C.

Ma, se analizziamo bene quanto appena detto, possiamo notare una grande discordanza con la realtà. La maggio parte di queste scie chimiche non durano assolutamente 50 secondi.
Le scie che possiamo vedere tutti i giorni, quindi,sono scie particolari, del tutto diverse dalle scie di condensazione. Non servono titoli di studio particolari per rendersene conto: è sufficiente alzare lo sguardo al cielo.Queste sono infatti molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell'aria addirittura alcune ore.
Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri, oppure si espandono a dismisura o ancora si espandono "a tratti".
In alcuni giorni possiamo vedere nel giro di poco tempo decine e decine di scie, in altri addirittura alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo.
Non possiamo più pensare quindi che si tratta di semplice vapore acqueo.
Va inoltre detto che queste scie sono state avvistate anche al di fuori delle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli stessi, e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e commerciale.
È evidente che non sono scie di condensazione..
Ma allora.. cosa sono? Se sono scie degli aerei, di quali aerei si tratta? Da cosa sono composte?
"Le scie aeree non sono altro che vere e proprie nubi che si formano quando il vapore acqueo in parte presente nell'atmosfera e in parte emesso dagli stessi aerei si condensa e congela attorno a piccole particelle (aerosol) emesse con i gas di scarico", spiega Dave Duda che per 8 anni ha studiato le scie degli aerei per il Centro Nasa Langley.
Ma non possiamo non notare come, ad oggi, sono sempre più numerose le scie bianche che disegnano i nostri cieli legate all'aumento del numero di aerei a reazione in circolazione.
Inoltre negli ultimi anni sono diventate oggetto di studio per le possibili ricadute ambientali. Ma di cosa si tratta esattamente? E soprattutto perché le scie degli aerei sono additate dagli ambientalisti come causa di alterazione del clima?
Che forse siano proprio uno strumento per il controllo climatico?
l controllo climatico non solo è possibile e già sperimentato, ma può anche essere usato come arma militare e i precedenti non mancano di certo. Non è quindi particolarmente fantasiosa l’idea che il clima di una regione della Terra, piccola ad esempio come quella del Mediterraneo, può essere manipolata al fine di ottenere vantaggi in conflitti bellici. E non è nemmeno fantasioso pensare che tale modificazione possa essere effettuata tramite l’utilizzo di sostanze chimiche irrorate nell’aria per mezzo di aerei militari.
Esiste infatti un'ipotesi sulle scie degli aerei secondo la quale esse sarebbero appositamente prodotte da "enti militari" per alterare appositamente il clima. E ciò causerebbe conseguenze alla salute delle persone che abitano al di sotto delle scie chimiche. Numerose sono state le interpellanze in molti Paesi, tra cui l'Italia, ma non vi è nulla al momento, che possa sostenere tale ipotesi.
Va detto che è noto che dagli aerei non fuoriesce solo vapore acqueo e aerosol, ma anche anidride carbonica, ossido di carbonio, ossido d'azoto, idrocarburi come metano, solfati e particelle metalliche, ma non bario come sostiene quest'ultima ipotesi.
Dunque il problema ambientale delle scie degli aerei esiste realmente, proprio perché possono avere una notevole azione climatica, e proprio per questo i maggiori enti ambientali mondiali se ne stanno interessando, Nasa compresa.
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