Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il Meccanismo di Antikythera

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2012 10:39
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 19
Città: ROCCA DI PAPA
Età: 48
Sesso: Maschile
10/05/2012 10:39

Circa ormai 100 anni fa, un gruppo di pescatori greci scoprì il relitto di una nave di 2000 anni fa al largo della piccola isola di Antikythera.
Varie spedizioni archeologiche recuperarono, in tempi diversi, vasellame, statue ed oggetti tra i più diversi. Tra questi uno ripescato nel 1902 dall'archeologo del Museo Nazionale di Atene, Valerios Stais: si trattava di un oggetto di metallo piuttosto grosso e complesso, una sorta di scatolone con all'esterno dei misuratori e all'interno una massa di ingranaggi, tra cui, ben visibili, venti ruote dentate.
Ovunque c'erano iscrizioni greche che facevano risalire l'oggetto, così come molti altri, almeno al 65 a.C.
L'insolito oggetto per la sua apparente complessità tecnologica venne chiamato il "meccanismo di Antikythera".
Con uno studio attento delle iscrizioni si chiarì in parte il mistero: si trattava molto probabilmente di un calcolatore astronomico, tutt'altro che rudimentale e piuttosto sofisticato. In un certo senso meccanizzava i rapporti ciclici tra le stelle e il sistema solare.
Il lavoro di restauro, iniziato nei primi anni 50, sotto la direzione di Derek j. de Solla Price, della Yale University, si occupò prima di rimettere a posto il meccanismo molto corroso e poi di tradurre le iscrizioni, molte delle quali, purtroppo, illeggibili.
Il Sole veniva nominato più volte, Venere una sola volta e man mano che si procedeva nella lettura appariva chiaro che già in quel tempo erano noti il ciclo calippico di 76 anni e il ciclo metonico di 19 anni per quattro volte e cioè 235 mesi lunari. Su un'altra riga si leggeva il numero 223 chiaramente riferito al ciclo delle eclissi di 223 mesi lunari. Successivi studia raggi X e gamma compiuti agli inizi degli anni 60, rilevarono particolari del congegno, che sembrava costruito su un asse centrale, e del suo funzionamento. Gli esperti esaminando le parti del meccanismo ipotizzano che l'asse, girando, faceva muovere un certo numero di lancette a velocità diverse intorno a dei quadranti poco decifrabili, perchè troppo corrosi. Da quel poco che si è riuscito a capire, il quadrante anteriore doveva rappresentare il moto del Sole e il sorgere e tramontare delle stelle più importanti nello zodiaco. I quadranti posteriori, invece, erano più complessi e dovevano rappresentare il moto dei pianeti e le fasi lunari.
Secondo le ricostruzioni gli ingranaggi all'interno del meccanismo dovevano essere almeno trenta e tutti ricavati da un unico pezzo di bronzo; inoltre doveva trattarsi di una vera e propria piattaforma girevole differenziale.
Una tecnologia che si era vista in Europa solamente a partire dal 1500.
L'insospettabile meccanismo di Antikythera ha indotto storici ed archeologi a rivedere pagine di storia nelle quali si dava per certo che, pur conoscendo il meccanismo degli ingranaggi, quella dei greci fosse, tutto sommato, una tecnologia rudimentale e che, inoltre, come ha affermato M.Clagget, esisteva un rapporto complementare tra le conoscenze dell'astronomia e il livello di sofisticazione degli strumenti.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com